Karel Orlita (*) 6 Maggio 2025
L’Associazione internazionale esorcisti, in comunione con il popolo di Dio e i suoi Pastori, rivolge a tutti i suoi membri – e a quanti, sacerdoti, consacrati e fedeli laici, condividono la sua missione spirituale – un sollecito invito alla preghiera in questo momento cruciale per la vita della Chiesa. La Sede di Pietro è vacante e i Cardinali si apprestano in queste ore ad entrare in Conclave per discernere ed eleggere, sotto la guida dello Spirito Santo, colui che sarà il nuovo Successore dell’apostolo Pietro secondo il supremo mandato del Divino Maestro: “Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa” (Mt 16,18).
Nell’attesa che stiamo vivendo con sensibile e doverosa partecipazione, è l’intera Chiesa universale – non soltanto i Cardinali – a essere chiamata a vegliare, a intercedere, e a invocare lo Spirito con fede ardente. La nostra missione, che ci vede impegnati quotidianamente nella lotta spirituale contro le insidie del Maligno, ci insegna che ogni svolta nella storia della Salvezza è accompagnata da una battaglia invisibile, che richiede l’arma della preghiera, una corazza spirituale, il silenzio dell’ascolto e la forza dell’unità ecclesiale.
Quanto è importante pregare in preparazione e durante lo svolgimento del Conclave?
È un atto individuale e comunitario di importanza fondamentale. Nei momenti decisivi della storia della Chiesa, la preghiera non è solo un dovere: è scelta d’amore e corresponsabilità. Siamo membra dell’unico Corpo di Cristo, e quando una parte – in questo caso, il Collegio dei Cardinali – è chiamata a un compito così elevato come l’elezione del Papa, tutta la Chiesa è chiamata ad accompagnarla nell’intercessione. La preghiera è infatti il respiro della fede, il linguaggio della speranza, la difesa silenziosa contro ogni oscurità e spirito di divisione.
Dunque, come accompagnare, spiritualmente e comunitariamente, coloro che dovranno scegliere il successore di Pietro?
Li accompagniamo come fece la Chiesa nascente nel Cenacolo: concordi nella preghiera, uniti nello Spirito, vigilanti nell’attesa. Questo significa, concretamente, adorare il Santissimo Sacramento, offrire il Santo Rosario, celebrare la Santa Messa per questa intenzione e – dove possibile – promuovere momenti comunitari di supplica e intercessione. In questo modo, ogni atto di fede, anche nascosto e silenzioso, diventa luce che illumina il loro discernimento.
La nostra unione nella preghiera è il segno più alto della comunione ecclesiale e della fiducia nello Spirito Santo, che guida la Chiesa fino alla fine dei tempi.
Per questo rivolgiamo a sacerdoti, consacrati e fedeli laici l’invito ad unirsi in una catena ininterrotta di preghiera, in particolare attraverso l’adorazione eucaristica e la recita del Rosario, affinché i padri cardinali siano illuminati e protetti nel loro delicato compito. Ogni comunità, ogni parrocchia, ogni famiglia spirituale può diventare un piccolo cenacolo orante, come Maria e gli Apostoli nel tempo dell’attesa.
Invochiamo lo Spirito Santo perché susciti un Pastore secondo il cuore di Dio: forte nella fede, docile allo Spirito, saldo nella verità, pastore delle anime, difensore dei piccoli e dei poveri, segno di unità e di pace per il mondo.
Nel mistero della comunione dei Santi, nella lotta invisibile combattuta per l’anima della Chiesa, la nostra preghiera ha un valore che supera ogni apparenza: essa infatti sostiene, rafforza e difende.
Preghiamo, dunque, con fiducia e perseveranza:
Veni, Sancte Spiritus!
Veni per Mariam!
(*) presidente dell’Associazione internazionale esorcisti (Foto Calvarese/SIR) Fonte SIR