Fraterna Domus – Sacrofano (Roma), 15-20 settembre 2025
Si è svolto dal 15 al 20 settembre 2025 il XV Convegno Internazionale dell’Associazione Internazionale Esorcisti (AIE) presso la Casa di spiritualità “Fraterna Domus” di Sacrofano, nei pressi di Roma. Il Convegno internazionale AIE 2025, che si svolge ogni due anni alternandosi a quello nazionale, ha visto la partecipazione di circa 300 fra sacerdoti esorcisti provenienti da tutti i continenti e ausiliari degli esorcisti.
In apertura del Convegno è stata data lettura da P. Francesco Bamonte, Vicepresidente dell’Associazione Internazionale Esorcisti e moderatore del Convegno, del messaggio augurale e della benedizione apostolica inviati da Papa Leone XIV agli organizzatori, ai relatori e a tutti i partecipanti. Il Santo Padre ha espresso l’apprezzamento per i Sacerdoti che si dedicano al “delicato e quanto mai necessario ministero dell’esorcista”, e li ha incoraggiati “a viverlo sia come ministero di liberazione che di consolazione, accompagnando i fedeli realmente posseduti dal maligno con la preghiera e l’invocazione della presenza efficace di Cristo, affinché mediante il sacramentale dell’esorcismo il Signore conceda la vittoria su Satana”.
Mons. Karel Orlita, Presidente dell’Associazione Internazionale Esorcisti ed esorcista della Diocesi di Brno (Repubblica Cèca), nel suo saluto introduttivo ha ricordato la bellezza della comunione ecclesiale in cui si colloca il ministero dell’esorcista, vissuto saldamente radicato nel Vangelo, e sul quale i membri dell’Associazione hanno avuto durante il Convegno momenti di confronto, condivisione e fraternità. Il Presidente ha richiamato l’importanza di questo ministero quale segno concreto dell’amore della Chiesa verso i fratelli che soffrono. Da qui l’importanza di questo servizio sostenuto dal proprio Vescovo e incoraggiato dalla formazione permanente di cui si fa carico, in Italia e all’estero, l’Associazione Internazionale Esorcisti su invito delle conferenze episcopali. Mons. Orlita ha poi ricordato l’approvazione ufficiale il 25 marzo 2025 del nuovo Statuto dell’AIE da parte del Dicastero per il Clero come segno di conferma e incoraggiamento alla missione dell’Associazione che ha recentemente superato il migliaio di iscritti.
S. E. Mons. Aurelio García Macías, Sottosegretario del Dicastero per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, nella sua relazione ha affrontato il tema del Rituale degli esorcismi emendato, lavoro che ha direttamente coinvolto i soci dell’AIE. Molti i punti affrontati, fra cui: i tipi di azione diabolica straordinaria; il compito dell’esorcista; la ricchezza dei segni; la correzione di eventuali refusi ed errori nel Rituale. Il tutto vissuto in un’ottica di miglioramento condiviso del rituale e nella consapevolezza della centralità di Cristo, giacché nel rito è Lui la Chiesa e l’esorcismo è antica celebrazione liturgica “in persona Christi”. Il significato dell’accompagnamento da parte della Chiesa dei fedeli sofferenti per causa del demonio, e che, patendo, partecipano essi stessi delle sofferenze di Cristo, è stato al centro anche dell’omelia che Sua Eminenza il Cardinale Arthur Roche, Prefetto del Dicastero per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, ha tenuto nella celebrazione eucaristica da lui presieduta al termine della prima giornata del Convegno.
In apertura del secondo giorno di lavori P. Francesco Bamonte ha ricordato la figura di Don Gabriele Amorth a nove anni esatti dalla sua dipartita. Don Amorth è stato il principale fondatore e presidente dell’Associazione Internazionale Esorcisti, ne promosse e organizzò il primo raduno nel 1991 e il primo Convegno internazionale nel 1994. Al ricordo di Don Amorth è seguita la relazione dell’esorcista statunitense P. John Szada. P. Szada è anche uno psicologo psicoterapeuta e nel suo intervento si è occupato dell’incontro tra il professionista della salute mentale e il demoniaco. Egli ha sottolineato la complessità della natura umana nella persona sofferente e ha richiamato la necessità di un discernimento che, tenendo conto dei sintomi psicologici e spirituali, giunga a una prospettiva unitaria, avvalendosi anche dei moderni criteri diagnostici. Da qui la necessità di un’apertura mentale, evitando diagnosi affrettate, dove la fede sappia integrare gli strumenti di valutazione offerti dalla scienza.
L’esorcista brasiliano Mons. Rubens Miraglia Zani nella successiva relazione ha affrontato il tema delle presunte “anime erranti” che si manifestano negli esorcismi. Il relatore ha messo in guardia da tutti quei fenomeni spirituali che contrastano con i contenuti della Divina Rivelazione e della Dottrina. L’illusione demoniaca si avvale infatti anche di “manifestazioni spettrali” il cui scopo è impedire un corretto discernimento circa l’azione straordinaria del diavolo, facendo credere che sia l’anima di un trapassato a possedere la persona. La credenza mutuata dallo spiritismo che l’anima viva una condizione intermedia dopo la morte, come se si verificasse una sospensione del giudizio divino, è stata condannata da un documento della Congregazione per la Dottrina della Fede nel 1979.
P. Piermario Burgo, esorcista e canonista dell’Arcidiocesi di Brindisi-Ostuni, nonché coordinatore della segreteria di lingua italiana dell’AIE, ha esaminato l’opera maggiore del teologo gesuita tedesco Petrus Thyraeus (1546-1601): Daemoniaci, hoc est De obsessis a spiritibus daemoniorum hominibus (1598). P. Burgo ha illustrato gli aspetti dottrinali e le prospettive fenomenologiche di quello che ha definito il primo manuale di prassi esorcistica dell’Età moderna, concludendo e attualizzando la sua esposizione con una disamina delle cause principali di soggezione al demonio e di possibile sua azione straordinaria: il patto, la medianità, l’appartenenza a realtà settarie.
L’esorcista francese P. Jean-Baptiste Vian, membro del consiglio dell’AIE, ha dato avvio alla terza giornata del Convegno con una relazione su alcuni aspetti del vudù e gli elementi di discernimento nella prassi esorcistica. Dopo una panoramica sui contenuti di questo culto sincretico di origine africana, praticato in particolare ad Haiti dai discendenti dagli schiavi africani deportati nell’isola, i cui riti iniziatici si intrecciano profondamente col dato sociale, legittimando persino quello politico, P. Vian ha evidenziato i pericolosi risvolti del vudù, culminante in pratiche magiche, di adorcismo, di sottomissione e consacrazione agli spiriti, cioè ai demoni, anche di minorenni e bambini. L’esorcista di fronte alle situazioni di sofferenza che derivano dalla pratica vudù è chiamato anche all’ascolto, nel ricondurre i pazienti alla misericordia e alla grazia divina.
In occasione del Convegno S. E. Mons. Guy de Kérimel, arcivescovo di Tolosa, ha presentato il libro Protection, Délivrance, Guérison. Célébrations et prières. Mons. de Kérimel ha sottolineato che anche in Francia sempre più persone si rivolgono agli operatori dell’occulto. Questo libro, frutto del lavoro congiunto dell’Ufficio Nazionale degli Esorcisti francese e del SNPLS (Servizio Nazionale di Pastorale Liturgica e Sacramentale), si propone quale utile strumento per gli esorcisti e per tutti i fedeli che hanno a cuore la comunità cristiana e la sua crescita spirituale, allo scopo di arginare e combattere quella mentalità magica che genera errori nel popolo di Dio. Inoltre, esso si inserisce in quella prospettiva della pastorale dell’esorcismo che, superando il proprio ambito di servizio specifico, concorre a indicare l’orizzonte di fede.
Don Marcello Lanza, esorcista della Diocesi di Acerra e coordinatore degli esorcisti campani, ha svolto una articolata relazione sugli “aspetti fenomenologici nell’esperienza del ministero dell’esorcista”. L’intervento ha riguardato da un lato la prassi esorcistica, con un puntuale e concreto riferimento all’esperienza personale del relatore; dall’altro ha inquadrato la fenomenologia, intesa come “teologia del vissuto”, in una cornice dottrinale e spirituale. Ciò anche allo scopo di impedire un’emarginazione teologica del ministero esorcistico.
Ai lavori pomeridiani del Convegno ha assistito anche S.E. Mons. Renato Tarantelli, Vescovo ausiliare e Vicegerente della Diocesi di Roma, manifestando la sua grande attenzione verso il ministero e portando il saluto di Sua Eminenza il Card. Baldo Reina, Vicario di Sua Santità per la Diocesi di Roma.
La quarta giornata del Convegno è iniziata con la relazione di Fra Benigno Palilla, esorcista dell’Arcidiocesi di Palermo e coordinatore degli esorcisti di Sicilia. Fra Benigno ha affrontato il tema del dialogo fra scienza e fede nell’esorcismo, approfondendo tematiche da lui sviluppate in un suo recente volume. Al centro della relazione l’importanza nel discernimento del contributo di esperti in medicina, psichiatria e psicologia. Ciò da un lato grazie a un approccio corretto dal punto di vista epistemologico, dall’altro non escludendo il dato preternaturale, come spiegato dalla relazione successiva del dott. Salvatore Devy Franzino, medico ginecologo da anni collaboratore di Fra Benigno, che ha illustrato l’attività del centro di ascolto dell’équipe palermitana, caratterizzata dalla collaborazione fra esperti scientifici e sacerdoti dove la fase di discernimento di ogni singolo caso si avvale di rigorosi criteri diagnostici. Naturalmente, come affermato dalle Linee guida del ministero dell’esorcismo, la certezza morale sulla presenza dell’azione straordinaria del maligno spetta sempre al sacerdote esorcista.
La celebrazione eucaristica che è seguita ai lavori del mattino è stata presieduta da Sua Eminenza il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato di Sua Santità, che nella sua omelia ha ricordato che servire nella Chiesa è ricevere un dono che va custodito e rinnovato nell’umiltà. Il sacerdote esorcista opera con questo dono che appartiene a Cristo e alla Chiesa.
La relazione pomeridiana di P. Francesco Bamonte, esorcista della Diocesi di Roma, ha trattato il tema dei danni pastorali prodotti dalla parapsicologia. La natura umana in generale e la mente dell’uomo in particolare non sono in grado di andare oltre i propri limiti creaturali. L’uomo – ha richiamato il relatore – può superare questi limiti solo sotto l’azione di Dio o del demonio. L’azione di quest’ultimo ha sempre un fine distruttivo, anche se tale scopo non emerge da subito. La parapsicologia, priva di ogni fondamento scientifico, pretende di spiegare con le sue interpretazioni “razionaliste” i cosiddetti fenomeni “paranormali”. Essi altro non sono che quei fenomeni affrontati dagli esorcisti o descritti dalla mistica cristiana. Dando credito alle infondatezze della parapsicologia, è così accaduto che diversi sacerdoti hanno lasciato irrisolte molte situazioni gravi, abbandonando nella sofferenza persone che necessitavano dell’intervento dell’esorcista, o addirittura consegnandole, in alcuni casi, a cosiddetti paragnosti, che talvolta erano solo psicologi, ma talora – come è stato accertato – erano persino dei medium. Da questo atteggiamento ne è derivato, in vari Paesi, un grave danno pastorale a quei fedeli, che, coinvolti in fenomeni straordinari di origine diabolica, avevano bisogno del soccorso del ministero degli esorcismi, del quale sono stati ingiustamente privati, perché ciò che essi sperimentavano era stato attribuito a fattori puramente naturali, quando in realtà non lo erano.
L’ultima giornata di lavori ha visto in apertura la relazione dell’esorcista messicano P. Andrés Esteban López Ruiz che ha trattato il fenomeno della New Age e delle sue pericolose ricadute sulla società post-moderna. Movimento spirituale sincretico, la New Age si alimenta di teosofia, esoterismo e neo-gnosticismo, proponendo un sistema di credenze aperto dove l’uomo e il cosmo sono compresi all’interno di una visione olistica e relativista. Evidente in essa il superamento della morale cristiana, con le dannose conseguenze che ne derivano.
L’esorcista palermitano nonché psicologo e psicoterapeuta Fra Mauro Billetta ha proposto da una duplice prospettiva, pastorale e scientifica, l’utilità dell’analisi differenziale per il corretto discernimento fra patologie e azione demoniaca straordinaria. L’esempio più calzante è quello offerto dalla cosiddetta ossessione diabolica, i cui sintomi sono molto simili a quelli dei disturbi ossessivi-compulsivi. Questo approccio diagnostico viene quotidianamente applicato nella già citata équipe coordinata da Fra Benigno Palilla e ben coniuga lo spirito di carità nel servizio a chi soffre con una corretta visione antropologica priva di pregiudizi.
La relazione di chiusura del Convegno internazionale è stata quella della ricercatrice Beatrice Ugolini, criminologa e consulente del Gris, che con efficace concisione ha illustrato il rapporto fra neo-occultismo e intelligenza artificiale, evidenziando come la cosiddetta “intelligenza artificiale” presente in rete favorisca, ad esempio, la nascita di nuovi strumenti magico-operativi, lo sviluppo di inedite tecniche di divinazione grazie agli algoritmi che permettono la raccolta di dati personali, e persino nuove forme di necromanzia e comunicazione coi defunti. Il tutto rientra in quella che la relatrice ha definito “magia del caos”, un nuovo approccio alle pratiche occulte slegato dalle categorie tradizionali della magia e più aperto, grazie alle moderne tecnologie, alla creatività e alla sperimentazione individuale.
La celebrazione eucaristica dell’ultimo giorno del Convegno è stata presieduta dal Segretario del Dicastero per il Clero S.E. Mons. Andrés Gabriel Ferrada Moreira che ha espresso i sentimenti di gratitudine del Dicastero verso la missione dell’Associazione Internazionale Esorcisti, per il servizio reso quotidianamente nella condivisione fraterna dei suoi membri a beneficio di quanti sono tribolati per opera del Maligno.