“MOTU PROPRIO” DI PAPA FRANCESCO ANTIQUUM MINISTERIUM

ED ESORCISMI MINORI PROFERITI DA FEDELI LAICI

A cura dell’Associazione Internazionale Esorcisti

 

Il 10 maggio 2021 è stata pubblicata la Lettera Apostolica in forma di “Motu proprio” di Papa Francesco Antiquum ministerium con la quale si istituisce il ministero di catechista[1].

Successivamente, in data 13 dicembre 2021, la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti ha indirizzato ai Presidenti delle Conferenze dei Vescovi una Lettera sul Rito di istituzione dei Catechisti[2]. Nella Lettera viene, anzitutto, chiarita la natura di questo ministero, precisando che, nella grande varietà di forme che di fatto assume, si possono distinguere, sia pure in modo non rigido, due tipologie principali: i catechisti con il compito specifico della catechesi e gli altri che partecipano alle diverse forme di apostolato (come la guida della preghiera comunitaria; l’assistenza ai malati; le celebrazioni delle esequie; la formazione di altri catechisti; il coordinamento delle iniziative pastorali; l’aiuto ai poveri).

La Lettera precisa che non tutti i “catechisti” sono comunque da istituire e afferma che è compito delle singole Conferenze episcopali chiarire il profilo, il ruolo e le forme più coerenti per l’esercizio del ministero dei catechisti.

Ora, a volte confondendo il testo del Motu proprio di Papa Francesco con quello della Lettera della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, da alcune agenzie di stampa e siti Internet è stata data una particolare enfasi al fatto che con l’istituzione del ministero di catechista si consenta ai fedeli laici di fare esorcismi nel contesto del cammino in preparazione del Battesimo degli adulti e nel contesto della celebrazione del Battesimo stesso.

Purtroppo quando le notizie sono diffuse dai mass-media in modo superficiale e con la propensione alla ricerca del sensazionale, la prima cosa che ne soffre è la chiarezza, provocando di conseguenza confusione nel popolo di Dio che viene lasciato nell’ignoranza.

Tra gli scopi dell’Associazione Internazionale Esorcisti come da Statuto all’Art. 3 § 4, vi è quello di promuovere la retta conoscenza del ministero degli esorcismi nel Popolo di Dio. Con questa nota cerchiamo pertanto di chiarire se i suddetti provvedimenti pontifici introducono delle novità nell’ambito del nostro ministero di esorcisti, oppure no.

In primo luogo riportiamo il testo della citata Lettera della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti in cui si fa esplicito riferimento alla possibilità che alcuni catechisti possano celebrare gli esorcismi nel contesto del cammino in preparazione al Battesimo degli adulti e nel contesto della celebrazione del Battesimo stesso.

  1. A motivo di quanto ora affermato, i candidati al ministero istituito di Catechista – dovendo aver maturato una previa esperienza di catechesi – possono, dunque, essere scelti tra quelli che in modo più specifico svolgono il servizio dell’annuncio: essi sono chiamati a trovare forme efficaci e coerenti per il primo annuncio, per poi accompagnare quanti lo hanno accolto nella tappa propriamente iniziatica.

Il loro essere parte attiva nei riti dell’iniziazione cristiana degli adulti esprime l’importanza del loro ministero. Nella fase del pre-catecumenato i Catechisti collaborano con i Pastori, i Garanti e i Diaconi a trovare le forme più coerenti del primo annuncio del Vangelo, sensibilizzando alla fede e alla conversione; aiutano a discernere i segni esterni delle disposizioni di quanti intendono essere ammessi nel catecumenato. In questa fase compiono un’opportuna catechesi, adattata all’anno liturgico e fondata sulle celebrazioni della Parola di Dio, capace di portare “i catecumeni non solo a una conveniente conoscenza dei dogmi e dei precetti, ma anche all’intima conoscenza del mistero della salvezza”. Ai “catechisti veramente degni e opportunamente preparati” il Vescovo affida la celebrazione degli esorcismi minori.

Senza perderci in troppe disquisizioni e mirando al sodo, rileviamo, in primo luogo, che da un punto di vista dottrinale tanto gli esorcismi di cui si occupa il Rito degli esorcismi e preghiere per circostanze particolari (DESQ)[3], quanto gli esorcismi impartiti in occasione del catecumenato e dello stesso rito del Battesimo, sono esorcismi pubblici, sono cioè un genere di esorcismi che impegna la Chiesa come tale, hanno dignità liturgica e appartengono al genere dei sacramentali[4].

Tuttavia, se considerati in vista del fine perseguito, tra gli esorcismi pubblici contenuti nel DESQ e gli esorcismi impartiti in occasione del catecumenato e dello stesso rito del Battesimo intercorre una differenza non solo di specie, ma anche di genere, nonostante li si indichi tutti con lo stesso termine di “esorcismo”.

Infatti:

  1. Gli esorcismi presenti nel DESQ sono da impiegare in situazioni straordinarie, in quanto finalizzati alla liberazione dall’azione straordinaria del maligno di cui sono vittime solo alcuni uomini.
  2. Gli esorcismi impiegati nel periodo del catecumenato in preparazione al lavacro battesimale e gli esorcismi celebrati nel rito del Battesimo sono invece da impiegare in situazioni ordinarie, in quanto la loro istituzione non è finalizzata alla liberazione di uomini vessati, ossessi o posseduti dal demonio, bensì al sostegno di persone che si trovano nella situazione comune a tutta la famiglia umana dopo il peccato originale[5].

Per gli esorcismi nel periodo del catecumenato e quelli celebrati nel rito del Battesimo, indicati coll’aggettivo minori[6], il ministro ordinario non è quindi l’esorcista in quanto tale (ossia il sacerdote a cui fa riferimento il can. 1172 § 2 del CIC), ma il sacerdote o il diacono incaricati di amministrare questo sacramento dell’iniziazione cristiana[7].

Ora, in base al n. 10 della Lettera sul Rito di istituzione dei Catechisti della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, la facoltà di svolgere gli esorcismi minori viene estesa, nei limiti indicati dalla Lettera stessa, anche a un catechista nel contesto del cammino in preparazione al Battesimo di adulti e della celebrazione del Battesimo stesso.

Resta quindi chiaro che con l’istituzione del ministero di catechista, i catechisti legittimamente istituiti non sono stati abilitati dalla Chiesa alla lotta straordinaria contro il maligno, che al presente resta ancora affidata al solo Sacerdote che ha ricevuto la debita licenza dal suo Ordinario a norma del can. 1172 del Codice di Diritto Canonico.

Gli esorcismi minori, da celebrare nel percorso del catecumenato, «sono invece da impiegare in situazioni ordinarie, in quanto la loro istituzione non è finalizzata alla liberazione di uomini vessati, ossessi o posseduti dal demonio, bensì al sostegno di persone che si trovano nella situazione comune a tutta la famiglia umana dopo il peccato originale, presentando “agli occhi dei catecumeni i veri caratteri della vita spirituale, la lotta fra la carne e lo spirito, il valore della rinunzia per conseguire le beatitudini del regno di Dio e il continuo bisogno dell’aiuto divino” . Lo stesso dicasi per gli esorcismi celebrati nel Rito del Battesimo, grazie ai quali “gli eletti, istruiti dalla Madre Chiesa sul mistero della liberazione dal peccato per merito di Cristo, sono liberati dalle conseguenze del peccato e dall’influsso diabolico, sono rinvigoriti nel loro cammino spirituale e aprono il cuore ai doni del Salvatore”»[8].


Note:

[1] https://www.vatican.va/content/francesco/it/motu_proprio/documents/papa-francesco-motu-proprio-20210510_antiquum-ministerium.html .

[2] https://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2021/12/13/0845/01773.html

[3] Rituale Romanum ex decreto Sacrosancti Oecumenici Concilii Vaticani II instauratum auctoritate Ioannis Pauli PP. promulgatum. De Exorcismis et Supplicationibus quibusdam, Editio Typica emendata, Typis Vaticanis 2004, normalmente indicato con la sigla DESQ.

[4] «La santa Madre Chiesa ha istituito i sacramentali. Questi sono segni sacri per mezzo dei quali, con una certa imitazione dei sacramenti, sono significati e, per impetrazione della Chiesa, vengono ottenuti effetti soprattutto spirituali. Per mezzo di essi gli uomini vengono disposti a ricevere l’effetto principale dei sacramenti e vengono santificate le varie circostanze della vita.» Concilio Vaticano II, Sacrosanctum Concilium n. 60; CCC n. 1667.

[5] Ciò aiuta a comprendere perché, mentre gli esorcismi presenti nel DESQ possono essere formulati anche in forma imperativa, quelli impiegati nel periodo del catecumenato e quelli celebrati nel rito del Battesimo possono essere formulati sempre e solo in modo deprecatorio e positivo.

[6] A titolo di completezza, mentre il Catechismo della Chiesa Cattolica, al n. 1673, usa l’aggettivo semplici per designare gli esorcismi impartiti in occasione del Battesimo, il Rito dell’Iniziazione Cristiana degli Adulti designa questi ultimi sempre con l’espressione esorcismi minori.

[7] Sempre per completezza, si riporta il testo del can. 861 del Codice di Diritto Canonico: «§ 1. Ministro ordinario del battesimo è il Vescovo, il presbitero e il diacono, fermo restando il disposto del can. 530, n. 1. § 2. Qualora il ministro ordinario mancasse o fosse impedito, conferisce lecitamente il battesimo il catechista o altra persona incaricata dall’Ordinario del luogo a questo compito e anzi, in caso di necessità, chiunque, mosso da retta intenzione; siano solleciti i pastori d’anime, soprattutto il parroco, affinché i fedeli siano istruiti sul retto modo di battezzare.»

[8] ASSOCIAZIONE INTERNAZIONALE ESORCISTI, Linee Guida per il ministero dell’esorcismo alla luce del rituale vigente, n. 167, b.